Radio Speranza avvia le trasmissioni in digitale e diventa regionale

Lo ha annunciato Davide De Amicis, direttore di Radio Speranza InBlu, a pochi giorni dal 45° anniversario di fondazione dell’emittente diocesana di Pescara-Penne

Con l’accensione del primo impianto sulla Maiellada pochi giorni Radio Speranza InBlu – l’emittente radiofonica della Chiesa di Pescara-Penne – trasmette in digitale attraverso la piattaforma Dab+essendo ricevibile su tutte le radio di nuova generazione (dall’1 giugno 2019 la radio Dab sono installate e funzionanti su tutte le nuove automobili acquistate). Un’innovazione, quest’ultima, che oltre alla maggiore qualità dell’audio trasmessoconsentirà di ampliare la copertura territoriale all’intero Abruzzo.

Un risultato importante per l’emittente radiofonica diocesana di Pescara-Penne chelo scorso 15 febbraioha celebrato il suo 45° anniversario dalla fondazione voluta nel 1979 dall’allora vescovo di Pescara-Penne monsignor Antonio Iannucciil quale affidò la direzione al sacerdote don Remo Chioditti che l’ha saldamente guidata per i successivi 40 anniera la radio pionieristica e analogica dei nastri e delle bobine che, dopo i primi anni di attività, acquisì stabilmente l’attuale frequenza Fm 87.6 trasmettendo a Pescara e provincia.

Negli anni ’90 Radio Speranza continuò a crescere sotto l’episcopato dell’arcivescovo emerito monsignor Francesco Cuccareseavviando collaborazioni dapprima con Radio Vaticana e poi con il circuito radiofonico della Cei InBluma soprattutto dell’attuale arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso ValentinettiNella seconda decade degli anni duemila, infatti, la radio ha fatto un primo salto di qualità avviando le trasmissioni in streaming web e riproponendo – tra le prime emittenti a farlo – le proprie trasmissioni in podcast. Infine, dal 2020con il trasferimento dalla vecchia sede – presso il Centro Nazareth in piazza Garibaldi – ai nuovi studi ubicati al primo piano della Curia metropolitana di Pescara – in piazza Spirito Santo 5 – Radio Speranza ha fatto un ulteriore salto di qualità.

Davide De Amicis, direttore di Radio Speranza InBlu

Con il subentro del giornalista Davide De Amicis alla direzione, dal settembre 2020, il palinsesto ha subìto un rinnovamento nei contenuticon nuove rubriche che per migliorare il racconto del territorio (ne sono un esempio il programma ambientale – sulla scorta dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco – “Il nostro ambiente” affidato al Wwf Abruzzoma anche quello sulla sostenibilità affidata al biologo Giovanni Damiani e poi lo spazio sulla salvaguardia paesaggistica condotto da Italia nostra fino alla rubrica sull’enogastronomia di qualità “#GiallomadeinItaly” curata da Coldiretti Abruzzo), ma anche il racconto della diocesi grazie a diverse rubriche affidate agli uffici di pastorale diocesani (la trasmissione sociale e di geopolitica “Binario 1” alla Caritasla rubrica “RadioCAT” all’Ufficio catechistico e “L’alfabeto della famiglia” e “Le stagioni della famiglia” alla Pastorale familiare diocesana). Non manca anche l’approfondimento culturalecon l’importante rubrica “Libri e dintorni” – a cura dello storico Licio Di Biase – che presenta libri e scrittori«Una svolta – spiega Davide De Amicis, direttore di Radio Speranza InBlu – che ha consentito una maggiore valorizzazione dello staff e dei tanti collaboratori di Radio SperanzaQuesti ultimi, in particolare, rappresentano il cuore pulsante della radio realizzando circa 30 rubriche di approfondimento in forma del tutto volontaria».

Allo stesso tempo c’è stato un avanzamento tecnologicoche ha garantito il miglioramento della qualità della trasmissionenonché l’adozione di un nuovo software per la gestione della regiaA ciò si aggiunge l’avvio delle trasmissioni in digitale con il Dab+: «È stata un’innovazione possibile – spiega Davide De Amicis, direttore di Radio Speranza -, grazie all’arcivescovo Valentinetti che ha creduto nel progettoconsentendo alla radio di entrare nel Consorzio AdriaDab Abruzzo il quale – unendo le principali emittenti radiofoniche della regione – ci ha permesso di ottenere una frequenza sperimentale dal Ministero delle imprese e del made in Italynonché di acquistare la tecnologia necessaria per trasmettere abbattendo i costiGià con l’accensione del primo impianto sulla Maiella la copertura territoriale è aumentatama quando la rete dei trasmettitori Dab+ sarà completa, Radio Speranza diventerà una radio regionaleIn questo modo vinceremo la sfida della “crossmedialità“, trasmettendo attraverso più piattaforme dalle onde Fm al webpassando per il digitale».